Arriva per l’Uisp Atletica Siena una sorprendente, ma non inaspettata, medaglia di bronzo dai Campionati italiani allievi indoor di Ancona, a coronamento di una stagione al coperto di alto livello per tutta la compagine sociale.
A conquistare il prestigioso podio tricolore è stata Giada Bernardi, capace di salire al terzo posto nei 400m.
Classe 2004, secondo anno di categoria under 18, allenata da Giulio De Michele, Bernardi ha portato a compimento un lavoro certosino costruito in allenamento negli ultimi anni, in cui è andata costantemente in crescendo da un punto di vista tecnico, perfezionando le sue doti di velocità e resistenza che già le avevano permesso di attestarsi tra le migliori italiane della sua generazione sia da cadetta, sia nel primo anno da allieva nel 2020.
Pur accreditata alla vigilia dell’evento marchigiano del secondo tempo italiano stagionale di categoria, varie atlete al via presentavano personali all’aperto migliori di quelli della senese, con la certezza che nel Palaindoor di Ancona le carte sarebbero state di nuovo rimescolate.
Così di fatto è stato. Partendo sabato da un turno di qualificazione particolarmente selettivo – accesso alla finale delle vincitrici delle tre batterie più i tre migliori tempi – le atlete non si sono risparmiate, e Bernardi, posizionata in quinta corsia nella seconda batteria, ha letto egregiamente la competizione, spingendo fin dal primo metro, per passare in testa al termine del primo giro (26″93 il parziale) inseguita dalla portacolori dell’Acsi Italia Atletica Gloria Ngalula Kabangu. Con ottima tenuta, seppur affaticata negli ultimi metri, la senese è riuscita a resistere al sorpasso e alla progressione dell’atleta di Frascati (prima con un ottimo 57″46), terminando in 58″16, nuovo primato personale al coperto.
Grazie a questa performance cronometrica, la biancorossonera si è attestata al quinto posto del ranking uscito dal turno eliminatorio, pertanto qualificata per la finale.
Nella gara di domenica che assegnava le medaglie, Bernardi sarebbe scattata dalla seconda corsia; davanti un percorso di quasi 150m sempre in corsia per tutte le atlete, poi la lotta spalla a spalla per prendere in posizione favorevole la corda dell’anello di 200m, e percorrere quindi l’ultimo giro.
Anche in questo caso Giada Bernardi ha deciso di andare all’attacco, imprimendo il proprio ritmo alle avversarie che le partivano di fronte, con una corsa fatta di rapide frequenze che le hanno permesso di scendere alla corda per prima e di girare in testa al suono della campana in 27″19.
Da lì in poi la competizione si è trasformata in prova di resistenza, un po’ perché tutte le atlete si erano in parte prosciugate in batteria, un po’ perché la tradizione della specialità prevede la cosiddetta resistenza lattacida negli ultimi metri, quando il passo tende ad appesantirsi e le ginocchia faticano a salire.
La potente e alta Kabangu confermava l’ottima impressione fatta in batteria, andando al comando con autorevolezza fino alla vittoria in 57″43. Alle sue spalle anche il terzo tempo delle qualificazioni e vincitrice della terza batteria, Ludovica Cavo, sorpassava Bernardi, precedendola poi al traguardo in un inarrivabile 57″69.
Dietro al duo di testa, mentre si perdeva la vincitrice della prima batteria (e secondo tempo di qualificazione, 57″72) Giulia Minafra, si accendeva la lotta per il podio tra la senese e la trentina Nancy Demattè (uscita dalle batterie con il quarto tempo in 58″14), capace di rimontare e affiancare all’esterno Bernardi all’inizio dell’ultima curva.
Nel rettilineo finale il capolavoro di tenacia e resistenza dell’allieva di Giulio De Michele, che, non cedendo un metro alla trentina, si proiettava in un emozionante testa a testa fino al photofinish, che l’ha premiata con 58″24 contro 58″27.
“E’ un risultato molto importante perché conferma le qualità di Giada e di tutto il gruppo con cui lavoriamo in modo interdisciplinare – così commenta il podio il tecnico Giulio De Michele, alla terza medaglia in tre anni con tre atlete differenti ai campionati italiani giovanili (oltre a Bernardi, Emma Sarri argento eptathlon allieve 2019, Linda Moscatelli argento 400 ostacoli juniores 2020) – Non bisogna dimenticare inoltre che Giada, tra novembre e dicembre, è rimasta ferma quasi un mese per una frattura a un braccio, riprendendo gli allenamenti con cautela e progressivamente.
In definitiva direi che questo podio è stato fortemente voluto – prosegue De Michele – sia perché in vista della manifestazione potevamo scegliere tra 200 o 400m, optando alla fine per la distanza più lunga; sia perché abbiamo pianificato una tattica di gara aggressiva, con partenza veloce, che alla fine ha pagato come auspicavamo“.